Il “nuovo” redditometro
Il redditometro quale strumento di rettifica del reddito dichiarato dalle persone fisiche trova il suo inquadramento giuridico nell’art. 38 comma 3 e successivi del D.P.R. n. 600/1973.
Nel corso del tempo si sono avute molteplici versioni di tale strumento tecnico (dal 740 “lunare” al Riccometro) ed esso è stato più volte rimaneggiato e rivisitato, anche alla luce degli scarsi risultati ottenuti in termini di recupero di gettito.
Il profondo cambiamento previsto dal legislatore è incentrato sul adeguamento dello strumento accertativo ai mutamenti socio-economico in cui si manifesta la capacità di spesa, sulla valorizzazione del contraddittorio con il contribuente, nonché sul utilizzo del patrimonio informativo disponibile.
Indice
- Il nuovo redditometro
- Definizione
- Soggetti interessati e “lifestage”
- La rideterminazione del reddito complessivo
- La quota di incremento patrimoniale
- Le spese certe e le relative spese gestionali
- Il possesso dei beni immobili ed il “fitto figurativo”
- Le spese per elementi certi
- Spese di beni e servizi di uso corrente
- L’attività istruttoria
- La notifica dell’avviso e l’invito al contradditorio
- La “garanzia e tutela“ del contribuente
- I limiti del redditometro