Circolare n.2/2014 – Il “nuovo” redditometro

Il “nuovo” redditometro

Il redditometro quale strumento di rettifica del reddito dichiarato dalle persone fisiche trova il suo inquadramento giuridico nell’art. 38 comma 3 e successivi del D.P.R. n. 600/1973.

Nel corso del tempo si sono avute molteplici versioni di tale strumento tecnico (dal 740 “lunare” al Riccometro) ed esso è stato più volte rimaneggiato e rivisitato, anche alla luce degli scarsi risultati ottenuti in termini di recupero di gettito.

Il profondo cambiamento previsto dal legislatore è incentrato sul adeguamento dello strumento accertativo ai mutamenti socio-economico in cui si manifesta la capacità di spesa, sulla valorizzazione del contraddittorio con il contribuente, nonché sul utilizzo del patrimonio informativo disponibile.

Indice

  1. Il nuovo redditometro
    1. Definizione
    2. Soggetti interessati e “lifestage”
  2. La rideterminazione del reddito complessivo
    1. La quota di incremento patrimoniale
    2. Le spese certe e le relative spese gestionali
      1. Il possesso dei beni immobili ed il “fitto figurativo”
    3. Le spese per elementi certi
    4. Spese di beni e servizi di uso corrente
  3. L’attività istruttoria
    1. La notifica dell’avviso e l’invito al contradditorio
  4. La “garanzia e tutela“ del contribuente
  5. I limiti del redditometro
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